domenica 2 aprile 2017

Rampage Tagliatino

Dopo lavoro al venerdì sera,
stanco non poco e con brutta cera.
Scarsa la voglia di far molta strada,
senza una meta, vada come vada.

Caldo tedioso degno di maggio,
esco l'enduro, mi faccio coraggio.
Rampe insidiose su da Spezzano,
tagli decenti in quel di Fogliano.

Tratto veloce giù per asfalto,
certo di questo poco mi vanto,
per mia fortuna manca pochino
per il più classico e bel Tagliatino.

L'erta decisa e ben cementata
certo perfetta per gamba allenata,
giunto alla sella per niente stanco
che c'è di meglio di un nuovo calanco?


Ripido e ignorante si scende a valle,
tocca abortire, ma che due palle!
Già sapevo che non valeva la pena,
ma manca tanto al rientro per cena!


Seguo di nuovo lo sterro lasciato,
ma poco dopo vengo sviato.
Un sentierino mai percorso prima,
porta veloce a una nuova collina.

Ecco lontana su cresta affilata,
scorgo una croce, meta agognata.
Ad indugiar non presto il fianco,
ecco che in breve percorro il calanco.


Rampage de noaltri, enduro in posa,
scender di lì di certo non s'osa.
Trekking in explo con bici in spalla,
scendo a valle ma non vengo a galla.

Cerco più volte un percorso decente,
ma ogni test finisce in un niente.
Vicino alla resa, tra rovi e mosconi,
posso dire che me so rotto i cojoni?

Tracce di capre o di caprioli,
scendo veloce pensando ai ravioli,
sbuco tra frane e canyon di fango,
ormai è finita, di certo non piango.

Raggiungo veloce la strada asfaltata,
da Torre delle Oche parto in volata,
fino a Spezzano in zona Castello,
dove sta l'auto, si va a cena, che bello!



































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